Pensavi che fosse solo una “toccata e fuga” bere un espresso? Invece no!
Il caffé non è una semplice bevanda che serve a darci energia, ma un'esperienza di gusto e un momento di relax dedicato a noi stessi.
Rendiamo quindi questa "coccola" davvero speciale, degustando un caffè di qualità.
Ma come riconoscerlo? Attraverso la valutazione visiva, olfattiva e gustativa.
La prima ci darà subito una prima impressione, valutando la crema in tazza, con la seconda invece valuteremo gli odori, mentre con la terza le sensazioni che il caffè ci darà in bocca
In questo articolo approfondiremo come riconoscere visivamente un buon caffè!
Valutare un buon caffé: la valutazione visiva
Il caffè è il risultato del perfetto equilibrio tra la temperatura dell'acqua usata per estrarre il caffè, la pressione a cui lavora la macchina espresso, la quantità, la qualità e la granulometria del caffè macinato.
Entrando nel dettaglio, com'è fatto l'espresso? É un’emulsione che si ottiene grazie al passaggio dell'acqua calda attraverso il panno di caffè macinato ed è caratterizzata dalla presenza di oli essenziali, acqua, anidride carbonica (quest’ultima è presente nei chicchi di caffè tostato), caffeina, proteine e zuccheri. Questa composizione ne caratterizzerà la consistenza e gli stessi componenti sono i responsabili della sua persistenza.
Quando siamo al bar e ci arriva sul bancone l’ espresso che abbiamo ordinato, che cosa dobbiamo subito valutare? Innanzitutto la crema.
Questa è la parte dell’analisi visiva dove possiamo valutare l’intensità del colore dell'espresso e la tessitura. La presenza della crema è importante sia perché conserva gli aromi nella bevanda fino al suo consumo ma anche perché la sua presenza spesso è sinonimo di qualità delle materie prime e attesta la bravura dell’operatore
Come riconoscere un espresso di qualità?
Una buona crema si riconosce dal colore e dalla tessitura
Il colore è di solito nocciola- rossiccio striato a volte tendente al grigio, queste differenze di colore dipendono dalla tipologia di caffè usato: arabica o robusta; inoltre la presenza di un paio di millilitri di crema a maglie strette e setosa, ci indica che il nostro caffè è di buona qualità.
Non è curioso scoprire quante cose si possono imparare di un caffè limitandoci ad osservarlo? Ecco le principali differenza tra crema alta e bassa.
Crema alta, dalla trama larga e con note cromatiche tendenti al grigio Un caffè con questa tipologia di crema indica una miscela caratterizzata da una notevole percentuale di robusta
Crema più bassa e compatta Crema bassa e compatta indica molto probabilmente che ti stai accingendo a bere con molta probabilità un 100% arabica. Il suo colore è tendente al “tonaca di frate” e presenta delle tigrature dovute agli oli essenziali naturalmente presenti in maggiore quantità nella specie botanica arabica piuttosto che nella robusta.
Quali possono essere quindi le insufficienze della crema?
Se il caffè è stato tostato da troppo poco tempo, al gusto si presenteranno delle note amare, una breve persistenza e bolle molto grandi e quindi una maglia larga.
Se il caffè presenta un colore giallo slavato e una consistenza troppo liquida con note vegetali e aspre, generalmente sarà un caffè sottoestratto.
Se il colore troppo scuro tendente alla testa di moro, una superficie irregolare, con una chiazza bianca nel punto dove è avvenuta la percolazione, avremo un caffè sovraestratto con decisi sentori sgradevoli di amaro, bruciato e un corpo viscoso!
A voi è mai capitato di trovarvi in tazza questi tipi di crema?
Non perderti i prossimi articoli dove approfondiremo la valutazione olfattiva e gustativa.
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